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Le malattie veneree o a trasmissione sessuale
- martedì 03 settembre 2013
Le malattie sessualmente trasmissibili o veneree sono sono malattie virali o batteriche che si possono trasmettere e contrarre durante l'attività sessuale, alcune di queste però sono trasmissibili anche per altre vie.
Sono malattie prettamente a trasmissione sessuale: la sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma venereo e l'ulcera molle. Sono trasmissibili sessualmente ma anche in altro modo: le uretriti aspecifiche, l'herpes genitalis, i condilomi, la scabbia, la pediculosi, infezioni delle vie genitali da candida e trichomonas, l'epatite virale e l'AIDS.
Le malattie sessualmente trasmissibili sono causate da microrganismi che entrano nel nostro corpo superando la sua capacità di resistenza alle infezioni.
Una volta entrati si può sviluppare una malattia acuta. Altre volte i germi possono provocare danni, che col passare del tempo, possono diventare permanenti o gravi. I microrganismi responsabili di queste malattie sono:
- virus (come nel caso di HIV, epatiti, condilomi, herpes genitale).
- batteri (clamidia, gonorrea, sifilide).
- protozoi (trichomonas).
- parassiti (piattole).
Tra le malattie più comuni ricordiamo:
- infezioni da candida (candidosi).
- infezioni da trichomonas (tricomoniasi).
- le infezioni da clamydia.
- le infezioni da herpes genitale.
- le vaginosi batteriche.
- le uretriti non gonococciche.
- i condilomi (creste di gallo).
- l'AIDS (sindrome di immunodeficienza acquisita).
- l'epatite B
COME SI TRASMETTONO?
I germi responsabili di queste infezioni passano da un soggetto all'altro prevalentemente attraverso un contatto sessuale, quindi fra le due mucose, lo scambio di liquidi organici (sperma e secrezioni vaginali) o il sangue.I microrganismi che causano queste malattie infatti vivono e si moltiplicano generalmente nel corpo umano e muoiono rapidamente all'esterno. Per alcune malattie come per esempio i condilomi non è possibile escludere a priori che il contagio possa avvenire anche condividendo biancheria o oggetti intimi. Non si corre alcun rischio invece frequentando piscine o utilizzando servizi igienici pubblici.
Il contagio non avviene solo nel corso di un rapporto completo ma può avvenire anche attraverso rapporti anali e raramente durante quelli orali e in quest'ultimo caso l'infezione può colpire la gola e la bocca. Alcune di queste malattie possono essere trasmesse al feto o al neonato durante la gravidanza o attraverso il latte materno.
I fattori che mettono più a rischio di contrarre tali malattie sono:
- l'aumento dei rapporti sessuali.
- la frequenza e il numero di partner sessuali.
- il numero dei partner del proprio o della propria partner.
- l'autoterapia, cioè cercare di curarsi da soli senza rivolgersi ad un medico.
QUALI RISCHI COMPORTANO?
Nella maggior parte dei casi la gravità di queste malattie non è superiore a quella delle comuni infezioni di cui ognuno di noi ha esperienza.La candida e il trichomonas, ad esempio, sono responsabili di banali infezioni dell'ultimo tratto delle vie genitali che il più delle volte guariscono con l'utilizzo di creme o ovuli adatti.
Alcune invece, come le infezioni da chlamydia e gonorrea, se non vengono diagnosticate e curate tempestivamente possono interessare anche le parti alte dell'apparato genitale della donna e testicoli e prostata nell'uomo con conseguenze più serie.
L'herpes genitale o il papillomavirus oltre ad avere un quadro clinico specifico, possono essere anche responsabili delle forme pre-tumorali e tumorali del collo dell'utero.
Il virus dell'AIDS e i virus responsabili delle epatiti virali vengono inclusi in questo gruppo perchè oltre che attraverso il sangue vengono trasmesse anche con lo sperma e le secrezioni vaginali. E' noto tuttavia che provocano malattie gravi per le quali, nonostante i numerosi progressi, non si dispone ancora di terapie risolutive.
Per quanto ci sia già il rischio di contrarle nel corso di un unico rapporto sessuale, anche fosse il primo, bisogna puntualizzare che in larga parte sono curabili e se la diagnosi è tempestiva non hanno conseguenze e sequele a distanza.
Si consiglia quindi, in caso di secrezioni anomale dai genitali, ulcerazioni o piccole escrescenze sull'apparato genitale o anche solo se si hanno dubbi sui rapporti sessuali avuti, di ricorrere ad una consulenza con il medico di base o lo specialista.
Il medico è senz'altro in grado di fare diagnosi o suggerire gli accertamenti indispensabili e consigliare quindi la terapia più giusta. In ogni modo bisogna ricordare che le malattie sessualmente trasmissibili riguardano entrambi i partner ed è quindi la coppia che deve essere trattata per eradicare la malattia impedendone cosi l'ulteriore diffusione.
COME PROTEGGERSI?
Nella sessualità la massima priorità deve essere la conoscenza: conoscenza di sè e dell'altro, del proprio e dell'altrui stato di salute/malattia, dei rischi in cui si può incorrere e dei modi con cui evitarli.Conoscendo si possono prendere decisioni responsabili per la propria salute e per il proprio futuro.
Quali comportamenti responsabili adottare per una sessualità senza rischi?
Anzitutto evitare rapporti occasionali o con partner sospetti e comunque nel dubbio utilizzare il profilattico; prestare una particolare attenzione al proprio stato di salute effettuando le opportune visite mediche e nel caso in cui si sia contratta qualche infezione evitare rapporti sessuali senza l'uso del profilattico e recarsi dal medico per l'adeguata terapia; evitare anche frequenti cambi di partner sessuali.
Ricordarsi inoltre che molte malattie possono essere contratte non solo con la penetrazione vaginale ma anche con quella anale e nei rapporti orali.
L'uso corretto del preservativo è fondamentale: applicato all'inizio del rapporto e non poco prima dell'eiaculazione, può costituire una protezione dalle malattie a trasmissione sessuale. Anche in donne che utilizzano altri metodi contraccettivi deve essere utilizzato per una maggiore sicurezza.
L'igiene personale e di coppia è fondamentale ed è bene utilizzare detergenti a pH acido prima e dopo i rapporti, soprattutto in condizioni di contatti orali o anali. Le lavande vaginali sono sconsigliate, perchè eliminando le secrezioni vaginali, possono facilitare l'attecchimento delle infezioni.
In ondizioni normali infatti la vagina possiede efficaci meccanismi di autodetersione che rappresentano un vero e proprio sistema di difesa.
L'uso delle lavande va riservato a particolari situazioni individuate dal medico.
C'E' QUALCUNO CHE RISCHIA DI PIU'?
Chiunque abbia contatti sessuali può contrarre una malattia sessualmente trasmessibile. Anche un solo rapporto con una persona portatrice di una delle malattie menzionate è sufficiente a contagiare il partner. Ovviamente la probabilità di incontrare qualcuno di affetto da una di queste patologie sarà tanto maggiore quanto più elevato è il numero di dei partner sessuali.Risultano pertanto a maggiore rischio le persone sessualmente attive che hanno rapporti con partner diversi soprattutto se occasionali.
Le situazioni e le caratteristiche che aumentano il rischio di contrarre un'infezione sono:
- l'età al di sotto dei 25 anni, in particolare per le ragazze.
- il numero dei partner sessuali avuti nella vita.
- avere un partner che ha avuto una malattia sessualmente trasmissibile.
- l'uso di droghe o alcol.
- avere rapporti non protetti con persone potenzialmente a rischio, ossia che vivono in paesi in cui certe malattie sono presenti
COME ACCORGERSI DI AVER CONTRATTO UNA MALATTIA A TRASMISSIONE SESSUALE?
In alcuni casi possono non esservi sintomi o i disturbi possono essere lievi e indistinti, tanto da rendere difficile la diagnosi.Altre volte i segni della malattia sono interni al nostro corpo e non possiamo vederli o sentirli. Nella maggior parte dei casi ci sono segnali chiari che devono indurre alla consultazione del medico.
Fra questi la comparsa di perdite vaginali anormali (più abbondanti, maleodoranti, di diverso colore), secrezioni uretrali, prurito, bruciore o dolore associati alla minzione o durante i rapporti sessuali, piccole ulcere, vescicole o bolle nella zona genitale (vagina, pene o zona perianale).
In tutte queste circostanze è bene rivolgersi tempestivamente al medico.
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