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Un problema estivo: le punture di insetti
- lunedì 05 agosto 2013
Sono molte le specie di artropodi (insetti, aracnidi, ecc) che regolarmente od occasionalmente mordono o pungono gli animali e gli esseri umani. Le punture degli insetti sono frequenti soprattutto nel periodo estivo, ma per molte persone l'eventuale contatto con questi animali (zanzare, api, vespe, calabroni) costituisce un serio problema. Attraverso la puntura, l'insetto può iniettare nella pelle del veleno, allergeni o altre componenti metaboliche irritanti e responsabili di dolore, prurito, arrossamento, gonfiore e nelle persone più suscettibili, reazioni allergiche anche gravi.
La gravità della puntura varia a seconda del tipo di insetto e della sensibilità individuale di chi subisce questo danno.
Una puntura di insetto può provocare reazioni diverse:
- reazione normale: coinvolge solo la zona intorno alla puntura, con dolore immediato, arrossamento, gonfiore e prurito, ma è innocua nella maggior parte dei casi.
In genere la regione interessata rimane dolorante e pruriginosa per alcuni giorni. - reazione locale più estesa: si presenta con un'area di gonfiore superiore ai 5 cm e con segni (arrossamento e bruciore) che tendono ad aggravarsi gradualmente nei primi 2 giorni dopo la puntura dell'insetto.
Questa condizione tende a risolversi entro 10 giorni. - reazioni di varia intensità: possono interessare diverse parti dell'organismo (sistemiche o allergie) come l'orticaria generalizzata (eruzione cutanea con prurito) e angioedema (gonfiore sottocutaneo che interessa prevalentemente viso e labbra).
- edema della glottide: si manifesta come un rigonfiamento della laringe all'altezza delle corde vocali. Quando il gonfiore raggiunge la parte bassa della gola e può ostacolare il passaggio di aria con difficoltà respiratoria, voce roca e tosse.
Nei casi più severi si può andare incontro ad un grave calo di pressione, marcato e persistente, alla perdita di coscienza e allo shock anafilattico.
Api, vespe e calabroni sono maggiormente responsabili di reazioni allergiche o tossiche perchè rilasciano un veleno che contiene diverse sostanze tossiche aventi un effetto vasodilatatore e sono responsabili di lievi reazioni cutanee che compaiono nella maggior parte delle persone dopo puntura come pomfi, cioè macchie in rilevo, rosse e pruriginose associate a dolore o bruciore nella zona lesa. Le sostanze ad attività allergenica, invece causano sintomi solo negli individui predisposti all'allergia.
Attraverso la puntura possono essere veicolati alcuni allergeni, come le proteine presenti nel veleno, che sono in grado di scatenare entro pochi minuti diversi sintomi: nelle persone sensibili al veleno degli insetti, può aver luogo una grave reazione allergica, l'anafilassi.
Le punture di zanzara non causano generalmente reazioni importanti, salvo che non fungano da vettori per particolari microrganismi patogeni (virus, batteri e parassiti) che in realtà vivono all'interno di questi insetti, come per esempio la malaria.
Questi insetti sono ematofagi, cioè si nutrono di sangue. Inoculano una tossina che funge da anestetico locale e che permette all'insetto di succhiare il sangue dall'ospite senza che questo se ne accorga. Il caratteristico pomfo pruriginoso che compare nella zona della puntura è la risposta dell'organismo alla saliva di questi insetti.
COME COMPORTARSI DOPO UNA PUNTURA DI INSETTO
- applicare del ghiaccio che sfrutta l'effetto vasocostrittore del freddo e ha un'azione anestetizzante e calmante sul pomfo.
- evitare di grattarsi perchè lo sfregamento causa ancora più prurito ed è responsabile anche di infezioni in caso di sanguinamento post-grattamento.
- utilizzare uno spray repellente, facendo attenzione ad eventuali tagli, ferite o piaghe delle pelle.
CURE E RIMEDI NATURALI
Creme, unguenti, pomate a base di:
- camomilla: antinfiammatoria e lenitiva.
- olio di mandorle dolci: antipruriginosa, lenitiva e nutriente.
- avena: riduce rossore e prurito.
- canfora: antipruriginosa, analgesica e lenitiva.
- olio di borragine: proprietà lenitiva, calmante e antipruriginosa.
CURE FARMACOLOGICHE
Creme o pomate a base di corticosteroidi (cortisonici) con attività antinfiammatoria: questi prodotti devono essere applicati sulla pelle solo in caso di punture di zanzare particolarmente fastidiose o estese; è richiesto il consiglio del medico.
PREVENZIONE: QUALCHE CONSIGLIO
- portare con sè salviette o stick repellenti da applicare sulla pelle.
- evitare di passeggiare in prossimità di stagni e fiumi, le zanzare infatti sono attirate da ambienti umidi.
- disinfestazione anti-zanzare, molti Comuni la organizzano in collaborazione con le Farmacie.
- accendere zampironi a base di piretro indicati come insetticidi da utilizzare all'aperto.
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