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Hai il mal di schiena? Alzati e cammina
- lunedì 11 aprile 2011
Spesso il mal di schiena dipende da una cattiva postura, per prevenirlo bisogna imparare a fare attività fisica e stare seduti in maniera corretta. Una volta che si ha il mal di schiena, però, il riposo non è quasi mai il rimedio più adatto. Scopri perché.
Potrà sembrare strano, ma è proprio così. Se il dolore si fa sentire non bisogna arrendersi al fastidio e coricarsi a letto o sul divano. O meglio, si può fare nella fase acuta, per due o tre giorni, quando il riposo è indispensabile. È dimostrato che il movimento e l'attività fisica sono il rimedio più utile per far passare il mal di schiena, e soprattutto per evitare che, da acuto, diventi un problema cronico. Camminare, continuare a lavorare, uscire di casa: insomma, fare tutto ciò che si fa di solito, stando soltanto attenti a non esagerare.
C'è chi soffre di mal di schiena al risveglio, non appena mette in moto la colonna dopo una notte di riposo. E chi invece ne è colpito alla sera, dopo una giornata lavorativa sedentaria oppure faticosa. Sì, perché il mal di schiena è un dolore democratico: può insorgere in chi fa lavori di fatica e, in egual misura, in chi svolge una professione sedentaria. In entrambi i casi all'origine del dolore c'è una contrattura muscolare.
In pratica, dopo uno sforzo eccessivo o un piegamento veloce, oppure se si mantiene per ore la stessa posizione, per esempio seduti davanti a un computer, i muscoli vicini alle vertebre si infiammano e si contraggono in uno spasmo acuto e doloroso.
LE POSSIBILI CAUSE DEL MAL DI SCHIENA
Posture sbagliate, sforzi eccessivi senza allenamento, lavori sedentari, stress, traumi: sono queste le cause principali del mal di schiena comune, quello per intenderci che si risolve con un con un antidolorifico esterno (gel o cerotti) o interno (compresse, granulati). Vediamo qualche esempio tipico: il classico colpo della strega non è altro che una violenta contrattura muscolare che si verifica in genere dopo uno sforzo eccessivo della schiena, come quando si solleva un peso durante un trasloco.
In questa stagione poi non è infrequente andare incontro a un colpo di freddo alla schiena, magari perché si suda e non ci si copre in modo adeguato quando si esce di casa. Il freddo provoca una riduzione dell'estensibilità dei tessuti connettivi e delle proprietà elastiche delle articolazioni. In più, i muscoli si irrigidiscono e aumenta la sensibilità al dolore.
Da non sottovalutare poi il mal di schiena in gravidanza: può cominciare intorno al quinto o sesto mese e a causarlo è proprio l'aumento di peso dovuto al feto che costringe la donna a cambiare la postura abituale mentre cammina o sta in piedi, spostando in avanti il bacino.
POSTURA CORRETTA: MAI PIU’ MAL DI SCHIENA
C'è chi ha definito il mal di schiena la "sindrome dell'impiegato". Il perché è evidente: stare otto ore al computer comporta, se non si adotta una postura adeguata, contratture e dolori. È fondamentale lavorare con gli avambracci appoggiati sulla scrivania, tenere la tastiera 10-15 centimetri dal bordo del piano di lavoro. La sedia deve essere regolabile in altezza e lo schienale inclinabile.
Per prevenire il dolore alla schiena sono sicuramente utili quegli esercizi che potenziano gliaddominali, che stabilizzano la muscolatura della schiena e ne favoriscono il rilassamento. Non vanno eseguiti durante la fase acuta del dolore, ma subito dopo. In pratica sono tutti gli esercizi di stretching che si possono fare in casa.
I MASSAGGI CHE AIUTANO AD ALLEVIARE IL MAL DI SCHIENA
Chi soffre di mal di schiena ricorrente può sentirsi dire dal proprio medico che ha bisogno di un ciclo di fisioterapia. Con questa parola si intende un insieme di tecniche che servono per ristabilire un corretto funzionamento dell'intero apparato osteomuscolare. Le più usate sono la massoterapia e fisiochinesiterapia. La massoterapia è un massaggio terapeutico il cui scopo è togliere le contratture anomale dei muscoli.
La fisiochinesiterapia invece prevede una serie di manovre specifiche ed è generalmente impiegata per rimettersi in forma dopo un trauma.
C'è poi la cosiddetta riabilitazione posturale che consente di modificare, attraverso esercizi appositi, la postura e favorire l'allungamento dei muscoli. Esistono tanti metodi e altrettante scuole di pensiero. Una delle più studiate è la tecnica Alexander che, secondo una ricerca inglese, è in grado di risolvere molti casi di lombalgia cronica.In pratica è una sorta di riabilitazione posturale utile ad allentare le tensioni dei muscoli della schiena, del collo e della testa, che spesso danno origine ai dolori.
Anche il massaggio shiatsu, l'antica pratica giapponese, si è dimostrata utile in molti casi di mal di schiena cronico. Consiste in una serie di pressioni ritmiche eseguite con il pollice su punti sensibili della colonna.
PICCOLI TRUCCHI PER UNA SCHIENA SANA
Si possono fare miracoli facendo attenzione alle piccole cose di tutti i giorni. Anche se non ce ne accorgiamo, nei comportamenti quotidiani possiamo mettere a rischio la salute della colonna vertebrale e provocare dolori e infiammazioni fastidiosi.
Per esempio, guardare la tv sprofondati in poltrona, anche se piacevole e rilassante, può costringere la schiena in una posizione anomala. Le donne poi dovrebbero fare non indossare scarpe con i tacchi più alti di tre- cinque centimetri per troppe ore perché può danneggiare la colonna.
Anche una cosa normale come portare i sacchetti della spesa può risultare dannosa: è utile infatti distribuire i pesi su entrambe le braccia, in modo da non inclinare in maniera innaturale la schiena su un lato. Quando si stira, inoltre, è importante tenere la schiena ben dritta e allineata alle gambe.
Anche quando si dorme la posizione della schiena è critica: chi soffre spesso di mal di schiena dovrebbe dormire a pancia in su o, al limite, su un fianco a patto che le gambe siano ben distese e non rannicchiate. Il materasso migliore non è, nonostante le credenze popolari, quello duro. Da privilegiare quelli a media rigidità, perché assecondano le curve fisiologiche della schiena.
I FARMACI CHE TOLGONO IL DOLORE ALLA SCHIENA
Devono agire in fretta, essere efficaci contro il dolore, non avere effetti collaterali significativi, essere facili da assumere in ogni circostanza e facilmente reperibili. Sono queste le caratteristiche che chi soffre di mal di schiena, richiede ai farmaci antidolorifici. Quelli più comunemente usati per risolvere i problemi di schiena occasionali sono i farmaci antinfiammatori no steroidei, i cosidetti FANS.
In Farmacia ne esistono di diversi tipi e diverse formulazioni dai cerotti da applicare sulla parte dolorante alle bustine di granulato da sciogliere in acqua. La cosa migliore, quando succede, è chiedere un consiglio al proprio farmacista di fiducia il quale, sulla base delle necessità individuali e del tipo di dolore, può indirizzare sul prodotto più adeguato.
MANDA VIA IL MAL DI SCHIENA SENZA PASSARE DALLO STOMACO
Sempre più italiani, davanti a un problema di dolore osteo-muscolare, preferiscono evitare di assumere rimedi antinfiammatori per via orale. Il perché è semplice: i farmaci per uso esterno sono facili da usare e, non assumendoli per bocca, non danno quegli effetti collaterali a livello gastrico che alcuni, invece, possono avere.
I cerotti medicati, per esempio, hanno numerosi vantaggi: non danno effetti collaterali a livello gastrico, tolgono il dolore in modo efficace e mirato perché si applicano direttamente sull'area colpita, hanno un'azione rapida e l'effetto dura a lungo, circa 12 ore. Inoltre, rispetto ad altri antinfiammatori per uso esterno, come per esempio quelli formulati in gel o crema, sono facilmente applicabili anche sulla schiena, e non richiedono di dover massaggiare la zona colpita.
Ne esistono diversi in commercio, per formulazione e principio attivo, ma quelli più usati sono a base di diclofenac idrossietilpirrolidina e sono sviluppati in modo che la molecola penetri in profondità (grazie alla salificazione del principio attivo), risolvendo l'infiammazione e il dolore, rispettando la salute della pelle grazie alla matrice idrogel del cerotto.
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