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Acido acetilsalicilico: molecola multiuso
- lunedì 18 aprile 2011
Oltre ai ben noti effetti antinfiammatori, antidolorifici e di prevenzione delle malattie cardiovascolari, l'acido acetilsalicilico potrebbe avere un ruolo importante nell'allontanare i tumori. A dirlo è uno studio inglese pubblicato di recente sulla rivista medica The Lancet.
Non smette mai di stupire esperti e non esperti. Una molecola piccola, dal punto di vista chimico, che si ottiene estraendo un precursore dalla corteccia del salice bianco (Salii alba), e che era già nota e usata da lppocrate nel V secolo a.C., con gli anni, invece di invecchiare, ringiovanisce. Sì perché oltre agli usi tradizionali, come antinfiammatorio quando abbiamo un'influenza, si stanno scoprendo nuove e interessanti applicazioni.
«L'acido aceti) salicilico» sottolinea Aurelio sessa «è il capostipite dei farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) e oltre a essere usata per curare influenza e malanni di stagione, esplica un'attività antidolorifica ogni volta che il dolore è la conseguenza di un processo infiammatorio».
Sono soprattutto i dolori che colpiscono ossa, articolazioni e muscoli quelli che possono beneficiare di questo farmaco. «Sia se sono processi infiammatori su patologie degenerative, come nel caso dell'osteoartrosi, sia nel caso di eventi acuti, come i traumi o gli strappi muscolari» aggiunge l'esperto.
Ma non solo. L'acido acetilsalicilico è comunemente usato anche per il mal di testa, un disturbo che affligge periodicamente milioni di italiani. «Proprio così» conferma Sessa «il meccanismo con cui agisce sul mal di testa è lo stesso che sfrutta per alleviare gli altri stati dolorosi. Va detto che, oltre ai classici mal di testa di tipo muscolo tensivo, l'indicazione specifica di questa molecola è la cefalea primaria di tipo emicranico».
Da anni, poi, è usato per tenere alla larga infarto e patologie cardiovascolari. «È un'azione farmacologica scoperta a posteriori, una seconda vita dell'acido acetilsalicilico» racconta Sessa. In pratica è in grado di inibire il tromboxano, una molecola che favorisce l'aggregazione delle piastrine. «In questo caso» aggiunge «sono necessari dosaggi inferiori (100 milligrammi al giorno) rispetto a quelli usati per alleviare il dolore o curare i sintomi di un'infiammazione». A meno che non si sia già avuto un infarto: «In questo caso il dosaggio di acido acetilsalicilico è più alto perché il rischio cardiovascolare è parecchio elevato».
SECONDO UNO STUDIO INGLESE TIENE A BADA IL CANCROOltre ai ben noti effetti antinfiammatori, antidolorifici e di prevenzione delle malattie cardiovascolari, l'acido acetilsalicilico potrebbe avere un ruolo importante nell'allontanare i tumori. A dirlo è uno studio inglese pubblicato di recente sulla rivista medica The Lancet.
Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, realizzato analizzando i dati di oltre 25mila pazienti, sembra che assumere questo farmaco a bassi dosaggi (75 milligrammi, molto meno dei classici 325 o 500 dei medicinali in uso), riduca il rischio di tumore del colon del 40 per cento, del 60 per cento quello dell'esofago, del 30 per cento quello del polmone e del 20 per cento quello della prostata. La spiegazione, sempre secondo i ricercatori britannici, sarebbe da cercare nelle proprietà antinfiammatorie dell'acido acetilsalicilico: sembra infatti che nello sviluppo dei tumori siano coinvolti anche processi infiammatori, gli stessi che si attivano quando prendiamo, per intenderci, un'influenza.
«Questa è una sorta di "terza via" del farmaco» commenta Sessa. E aggiunge: «In realtà, di questa sua potenziale attività, se ne parla già da qualche anno. In ogni caso sono necessari ulteriori studi sul lungo periodo prima di promuovere l'uso dell'acido acetilsalicilico nella prevenzione primaria dei tumori. Ma le premesse ci sono».